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DIVISIONE DEI POTERI
Teoria che, diventata uno dei cardini dello stato moderno, distingue il potere legislativo da quello esecutivo e giudiziario. La introdussero pensatori quali C. Montesquieu basandosi sull'analisi delle istituzioni inglesi e della loro evoluzione nel corso del XVII e del XVIII secolo. Montesquieu affrontò la questione nel sesto capitolo dell'undicesimo libro dello Spirito delle leggi (1748), intitolato Sulla costituzione inglese. Egli riteneva fondamentale che fra i diversi poteri si creasse un equilibrio, assicurato dalla separazione delle puissances e dal loro reciproco controllo. Le idee di Montesquieu furono riprese da innumerevoli pensatori politici e trovarono una pressoché generale applicazione nella strutturazione degli stati liberaldemocratici in età contemporanea, venendo così a rappresentare una garanzia fondamentale per il rispetto delle libertà individuali. Viceversa i regimi autoritari e totalitari fondano la propria organizzazione statuale sulla negazione del principio della separazione dei poteri.
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